Moriremo tutti!!1!!1!
Come sempre il titolo serve ad accendere una lampadina nella testa di chi lo legge.
In questo articolo ti spieghiamo che leggere solamente il titolo di un articolo può creare danni alla società. Hai due minuti da dedicarci?
Ogni giorno siamo letteralmente bombardati di informazioni da ogni angolo.
In situazioni come questa la comunicazione gioca un ruolo di importanza assoluta ed ognuno di noi sente incessantemente il bisogno di essere parte del sistema, di capire, di riuscire a vedere la luce in fondo al tunnel.
Tutti noi ci svegliamo la mattina e in quei due secondi, appena aperti gli occhi, ci chiediamo se è stato tutto un incubo oppure sta succedendo davvero.
Purtroppo quello che mai nessuno di noi avrebbe potuto immaginare è fuori dalle nostre porte e non sappiamo minimamente per quanto tempo non potremo tornare alla nostra, prima tanto odiata e ora tanto sognata, routine come un criceto sulla sua splendida rotellina nella gabbia.
Non siamo politici, virologi, scienziati o studiosi di complotti internazionali. Siamo un’agenzia di comunicazione e proprio di questo parleremo: comunicazione.
In queste occasioni (ma in realtà sempre) ognuno di noi sceglie, consapevolmente o meno, a quali canali affidarsi per essere aggiornato sul mondo.
Purtroppo anche le testate non sono sempre imparziali, oneste e corrette ed è proprio questo che vogliamo approfondire.
Ma facciamo un passo indietro…
Grazie ai social network chiunque ha la possibilità di sfogare e condividere con gli altri ogni tipo di sentimento: rabbia, tristezza, dolore, frustrazione, insoddisfazione, paura etc.
Facebook (magicamente tornato sulla bocca di tutti) si è trasformato nel muro del pianto ed è li che si riversa tutta l’impotenza delle persone.
Siamo inermi di fronte ad una marea che ci sta spazzando la casa e possiamo solo guardare, scrivere, urlare ma finché quell’onda non sarà passata non potremo iniziare a sistemare i danni.
Ma facciamo un ulteriore (ed ultimo passo indietro) per poi concludere.
In Italia ognuno ha libertà di parola e di espressione ma non tutti chiaramente hanno lo stesso livello culturale, la stessa sensibilità, né la stessa intelligenza nel distinguere il giusto dallo sbagliato.
I giornalisti, i blogger e simili tutto questo lo sanno benissimo ed ogni giorno combattono per accaparrarsi il titolone, il pezzo della vita, IL CLICK.
Quante volte prendete per vera una notizia letta dal titolo di un articolo?
Quanti articoli leggete per intero ogni giorno?
Quanti articoli leggete per intero ogni giorno?
Se avete letto il titolo di questo articolo “Moriremo tutti” e vi fermate a quello, in un momento come questo, scritto da una qualsiasi redazione del mondo, vi terrorizzate.
Poi potete fare un click in più e leggere, proprio all’interno dello stesso articolo che vi ha paralizzato 5 secondi prima, ad esempio che “prima o poi moriremo tutti visto la vita media in Italia è di 85 anni per le donne e di 80 per gli uomini”.
Tanti dei vostri amici (così si chiamo purtroppo), sui social non amano tanto cliccare (forse terrorizzati da non so quale problema alle falangi) e si fermano a “moriremo tutti” (spesso quello che un cervello in clima di terrorismo crede davvero).
E’ proprio grazie a questo che esistono le fake news e i siti di bufale (leggete anche questo nostro articolo).
Come se non bastasse, anche quelli che dovrebbero essere considerati giornali seri hanno però fame di click e di condivisioni quindi ricorrono anche loro al “moriremo tutti” e si scatena così una catena senza fine.
Tranquilli, tranquilli…abbiamo finito!
Internet può essere un posto fantastico se usato bene.
Quindi vi lasciamo con alcuni semplicissimi consigli per sopravvivere alla quarantena:
1) Controllate il nome della testata
2) Se la fonte non l’avete mai sentita nominare forse si tratta di una fake news (es. siti .altervista, .wordpress, .news, .altrecoseacaso)
3) Se la conoscete entrate nell’articolo e approfondite
4) Se non vi ha convinto andate su Google e controllate se altre testate altrettanto attendibili hanno condiviso la stessa informazione (abbiamo visto personalmente una notizia scritta sul sito di un noto TG televisivo risultata poi come bufala sui siti che trattano notizie false)
5) Controllate se ci sono riferimenti a fonti certe
6) Se a questo punto siete convinti condividete l’articolo con i vostri amici
E’ fondamentale non fomentare allarmismi in questo periodo quindi, visto che avete un sacco di tempo, provate a seguire questi passaggi.
E’ grazie alle vostre condivisioni a caso che queste persone campano e continuano ad alimentare un sistema già marcio.
Vi lasciamo con alcuni spunti su cui riflettere.
Che fine hanno fatto: i marò, Kim Jong Un, l’Australia che brucia, la foresta Amazzonica, il buco dell’Ozono etc.?
Argomenti che ci tormentano per mesi e come per magia spariscono nel niente.
Scegliete bene cosa leggere e cosa guardare…
L’illusionismo è un’arte solitamente eseguita come forma di spettacolo di intrattenimento dove l’artista, comunemente detto mago o illusionista (ma sono usati anche prestigiatore ed il francesismo prestidigitatore), crea effetti apparentemente magici e irreali usando trucchi che possono essere fisici (solitamente meccanici ma anche chimici, idraulici, ottici), psicologici, oppure, il più delle volte, il trucco sta nell’abilità di mani del prestigiatore.
CAPITO?!?!11?!