Bufaleee, chili di bufale gratis!
“Crediamo soltanto a ciò che vediamo. Perciò, da quando c’è la televisione, crediamo a tutto” disse il cabarettista Dieter Hildebrandt.
Al giorno d’oggi nessun giovane ha però modo di dare una falsa notizia in tv e sopratutto nessuno guadagna a mandare in onda un servizio non vero.
Esiste però uno spazio dove ognuno può scrivere ciò che vuole, senza preoccuparsi delle conseguenze (o quasi) e si chiama Internet.
Per divertimento, per idiozia, per guadagnare qualche spicciolo con i click sui banner pubblicitari, per qualche secondo di notorietà. Questi sono i principali motivi per cui le bufale seminano il terrore nella rete ogni giorno.
Se a questi ingredienti uniamo la poca voglia di informarsi sull’affidabilità di una fonte da parte degli utenti il gioco è fatto.
Ogni giorno le bacheche dei social network esplodono con chili e chili di “Bufale” di ogni tipo; si va dalle morti più assurde dei personaggi dello spettacolo, a guerre, a regali dei prodotti tecnologici in cambio di un click, a fatti di cronaca inventati…
Tutto può essere “bufalizzato” e c’è chi, grazie proprio alle notizie false, si è guadagnato un bel po’ di fama…Lercio che con titoli assurdi riesce ogni giorno a conquistare i propri lettori. Per fortuna è stato scelto un nome che non ha bisogno di ricerca della veridicità della notizia.
Lercio a parte, ogni cosa che viene pubblicata appare immediatamente vera alla stragrande maggioranza degli utenti.
WhatsApp e Facebook che diventano a pagamento, un milione di euro per ogni immigrato che sbarca sulle coste, mille iPad gratis in cambio di un “Mi piace”, Paolo Villaggio che muore ogni mercoledì mattina dal 2011, scie chimiche che rilasciano polvere di stelle, alieni e molto molto altro.
Il fattore che stimola i falsi scrittori a continuare la loro battaglia è proprio la facile diffusione delle notizie.
Un utente legge spesso solo il titolo dell’articolo e condivide il link sulla propria bacheca mettendolo a disposizione dei propri contatti. Nel giro di poche ore, le pagine dei siti di notizie fake ricevono quindi moltissime visite e quindi qualche soldo.
Ad esempio, si parla di circa € 0,50 per 1500 visite sulla piattaforma Altervista.
Se le visite arrivano a 45000 si raggiungono circa € 20.
Non resta quindi che capire come fare a riconoscere una notizia vera da una falsa…
Vi lascio alcuni piccoli consigli con la speranza di far sopravvivere qualche altro anno la signora in Giallo e far stare un po’ più sereni anche voi.
1) Diffidate da quello che leggete su “testate” come: “Il Corriere del Corsaro”, “Giornale del Corriere”, “Disgrazie.it”
2) Prima di condividere una notizia cercatela su Google e date un’occhiata su qualche altro sito un po’ più affidabile l’ha pubblicata (Es. Ansa, La Repubblica etc.)
3) Cercate conferma anche sulle pagine ufficiali dei personaggi o dei marchi che sono stati “bufalizzati” (controllate ad esempio il canale Twitter del personaggio famoso che sembra deceduto per vedere se è stato fatto un comunicato o cose del genere)
4) Riflettete qualche secondo prima di condividere.